World press Photo 2015 – Fotografia e giornalismo, le immagini premiate a Roma

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World press Photo 2015 – Fotografia e giornalismo, le immagini premiate a Roma

In mostra, al Museo di Roma in Trastevere, le foto premiate con uno dei riconoscimenti internazionali più importanti di fotogiornalismo e selezionate da una giuria indipendente tra le migliaia inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, quotidiani, agenzie e riviste. Si tratta delle immagini che rappresentano, e sono il simbolo, di un anno: il 2014, quelle che hanno illustrato meglio gli avvenimenti, le guerre e la storia sui giornali di tutto il mondo. Quest’anno la giuria indipendente, formata da esperti internazionali, ha premiato 41 tra i 5.692 fotografi professionisti, di 131 diverse nazioni, che hanno inviato quasi 98.000 foto. Le categorie premiate sono otto: Spot News, Notizie Generali, Storie di attualità, Vita quotidiana, Ritratti, Natura, Sport, Progetti a lungo termine.

World Press Photo dell’anno 2014 Primo premio, Reportage di attualità, Foto singole Mads Nissen, Danimarca, Scanpix/Panos Pictures

La foto del danese Mads Nissen ha vinto il premio foto dell’anno 2014. Fa parte del suo progetto “Homophobia in Russia” e mostra una coppia gay (Jon e Alex) in un momento di tenerezza a San Pietroburgo. In Russia gay, omosessuali e transessuali sono sempre più discriminati e subiscono attacchi da parte di gruppi religiosi e nazionalistici conservatori. Lasciano senza parole le foto di Pete Muller (Usa, per National Geographic/Washington Post, 1° premio ‘Notizie generali’, Reportage) dedicate all’epidemia di Ebola che, con un tasso di mortalità del 90%, ha ucciso solo in Sierra Leone quasi 3.000 persone (dati 2014). Nella foto i medici riconducono un uomo delirante, in fase terminale, al reparto di isolamento.

Impressionante la sequenza di foto di Arash Khamooshi (Iran, 3° premio ‘Spot News’, Reportage) in cui si vede un condannato a morte in piedi sulla sedia, la madre della vittima che lo schiaffeggia e i genitori della vittima che aiutano a rimuovere il cappio. L’Iran è un paese con un alto numero di condanne a morte, che spesso sono pubbliche, a volte la famiglia della vittima di un omicidio può parteciparvi togliendo la sedia sotto i piedi del condannato. In questo caso la madre della vittima, schiaffeggiando il colpevole, lo ha perdonato ma questo, seppure scampato all’esecuzione, subirà una condanna penale e sarà recluso.

Primo premio, Notizie generali, Reportage Pete Muller, Stati Uniti, per National Geographic / The Washington Post Freetown, Sierra Leone

Tra i vincitori nove fotografi italiani: Fulvio Bugani (3° premio ‘Storie d’attualità’, foto singole), Giulio Di Sturco (1° premio ‘Storie d’attualità’, Reportage), Massimo Sestini (2° premio ‘Notizie Generali’, foto singole), Gianfranco Tripodo (3° premio ‘Notizie Generali’, foto singole), Michele Palazzi (1° premio ‘Vita quotidiana’, Reportage), Turi Calafato (3° premio ‘Vita quotidiana’, Reportage), Paolo Marchetti (3° premio ‘Natura’, Reportage), Andy Rocchelli (2° premio ‘Ritratti’, Reportage) e Paolo Verzone (3° premio ‘Ritratti’, Reportage).

La foto di Massimo Sestini è già famosa in rete: un barcone stracolmo di profughi visto dall’alto, prima di essere tratti in salvo da una fregata della Marina italiana durante l’Operazione Mare Nostrum (OMN). Nel 2014 i profughi che hanno rischiato o perso la vita è notevolmente cresciuto a causa di conflitti o persecuzioni in Siria, Corno d’Africa e altri paesi sub-sahariani. Nell’ambito dell’OMN gli ufficiali della Marina erano autorizzati ad arrestare i trafficanti e sequestrare i barconi, in un solo anno: 330 criminali arrestati e oltre 150.000 persone tratte in salvo, di cui un quarto erano profughi siriani. L’Operazione Mare Nostrum si è conclusa a ottobre per essere sostituita da ‘Triton’ (condotta dall’agenzia EU Frontex) che ha il compito prevalente di controllare le frontiere piuttosto che quello di salvare le persone in fuga. Ancora il dramma dei migranti nella foto premiata di Gianfranco Tripodo dove un uomo si nasconde sotto un veicolo dalla Guardia Civil a Melilla (ai confini con il Marocco).

Contrasto, che si è aggiudicata due premi (quelli assegnati a Michele Palazzi e Gianfranco Tripodo), ha pubblicato il libro della 58° edizione del World Press Photo.

Terzo premio, Notizie generali, Foto singole Gianfranco Tripodo, Italia, Contrasto Melilla, Spagna, 24 aprile

Melilla, Spain, April 24th 2014. A subsaharan migrant hide himseld under a vehicle trying to avoid an illegaly expatriation by the Guardia Civil. He eventually managed to escape.

Tag: Foto, fotogiornalismo, World Press Photo, mostra, Roma, Museo di Roma in Trastevere, Mads Nissen, Pete Muller, Arash Khamooshi, Fulvio Bugani, Turi Calafato, Giulio Di Sturco, Paolo Marchetti, Michele Palazzi, Andy Rocchelli, Massimo Sestini, Gianfranco Tripodo e Paolo Verzone

Info: fino al 22 maggio

Sede: Museo di Roma in Trastevere – Piazza S. Egidio 1B

Orari: Martedì-domenica 10.00-20.00 (chiuso lunedì)

La biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti: €8,50 intero, €7,50 ridotto;
Informazioni: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00–21.00)

www.museodiromaintrastevere.it www.060608.it

Secondo premio, Notizie generali, Foto singole Massimo Sestini, Italia 7 giugno, lungo la costa libanese