GIANLUCA CHIODI IN UMANA NATURA

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GIANLUCA CHIODI IN UMANA NATURA

Si inaugura sabato 13 febbraio alle ore 18.00 la mostra Umana Natura di Gianluca Chiodi a cura di Salvatore Marsiglione presso Marsiglione Arts Gallery Como . La mostra si potrà visitare fino al 5 marzo 2016. Come ogni anno, la galleria MAG presenta un artista che ha fatto della fotografia il suo strumento di espressione, e in questa occasione, le luci si sono accese sul riflessivo Gianluca Chiodi che in anteprima presenta la serie inedita “Orbite” nonché due recenti progetti dal titolo “Risvegli_100% biodegradabile” ed “Hot Skin” sviluppati negli ultimi due anni. Come scrive Salvatore Marsiglione:  “L’attività di Gianluca Chiodi ha inizio negli anni ‘90 quando trentenne si avvicina alla fotografia lavorando per l’editoria, la pubblicità e la moda, per approdare nel 2003 al mondo dell’arte, iniziando un percorso espositivo collaborando attivamente con importanti critici, gallerie e istituzioni pubbliche nazionali ed estere, esponendo a Berlino e a Parigi. Fin dal suo primo progetto (15 sono le serie prodotte dall’artista), al centro della sua ricerca troviamo l’uomo nella sua imperfetta perfezione e la natura vista con quell’atteggiamento tipico del pensiero filosofico Scintoista che la colloca al centro di tutto e generatrice di tutto e pertanto va rispettata, venerata e soprattutto tutelata, poiché è da essa che deriva l’equilibrio della vita. Umana natura è una sintesi del pensiero contemporaneo di Gianluca Chiodi, titolo che lega tra loro tre capitoli della sua personale saga sul rapporto uomo/natura intesa quest’ultima non solo come ambiente ma soprattutto come l’insieme delle caratteristiche distintive, compresi i modi di pensare, di sentire e di agire, che gli esseri umani tendono naturalmente ad avere, indipendentemente dall’influenza della cultura e della natura. Con “Risvegli_100% biodegradabile“, l’artista – in chiave teatrale e molto scenografica – vuole scuotere le nostre coscienze sbattendoci in faccia, senza troppe remore, lo scempio che l’uomo sta compiendo sull’ambiente che lo circonda, irrispettoso del suo naturale equilibrio. Gianluca Chiodi traduce il concetto in una danza tra uomini e donne quasi macabra, in un ipotetico Eden sopraffatto dalla nostra incuria, dove i quintali di plastica che quotidianamente produciamo ci tengono in ostaggio. “Hot Skin” esplora l’aspetto erotico della natura umana partendo dal presupposto che tutti noi, ancor prima della reale conoscenza, proiettiamo sulle persone che ci attraggono, le nostre private fantasie e perversioni, mossi dalla biochimica e dai comportamenti del nostro essere contemporanei, forse l’aspetto più animale della nostra essenza. L’inedito “Orbite” va quindi vissuto come la nostra naturale resurrezione cioè che la soluzione al nostro annientamento passa inevitabilmente attraverso un comportamento rispettoso dell’ambiente/natura verso il quale il nuovo approccio dovrà essere simile ad un nuovo approdo, consapevoli di essere noi stessi natura ovvero parte di un tutto senza il quale la nostra sopravvivenza non sarà possibile. Umana natura esprime il concetto che la natura è sia fuori che dentro l’uomo affermando quindi che, se l’uomo è natura e la natura è l’uomo, per una convivenza migliore con noi stessi, dovremmo rivedere il nostro personale nonché culturale atteggiamento verso di essa, consci che la natura può dimostrarsi implacabile ed aggressiva, spesso ribellandosi al nostro fare con furia e distruzione. Il nostro Eden é oggi ed è qui, sul pianeta che abitiamo e di cui siamo responsabili, ma che non ci potrà ancora a lungo ospitare “a tutti i costi”.

 

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