FILOSOLFEGGIANDO (S)quinterni di (S)confessioni di Bruno Aprea Presso Villa Torlonia Roma

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FILOSOLFEGGIANDO (S)quinterni di (S)confessioni di Bruno Aprea Presso Villa Torlonia Roma

bruno aprea

Giovedì 30 aprile presentazione del libro Filosolfeggiando di Bruno Aprea edito da Armando Curcio editore presso La Serra del Teatro di Villa Torlonia Roma. Interverranno: Claudio Strinati – critico d’arte e musicologo, Rocco Familiari – scrittore e drammaturgo, Massimo Fargnoli – già direttore artistico Orchestra Sinfonica RAI di Napoli, Dinko Fabris – musicologo ,Modera: Virginia Foderaro direttore editoriale Edizioni Opposto. “Bruno Aprea è scrittore più sintetico del futurista Achille Campanile che per una tragedia aveva bisogno di due battute: a lui basta una per scrivere una commedia”. Così Walter Pedullà inizia la sua Prefazione allo scritto di un autorevolissimo Direttore d’Orchestra: Bruno Aprea. Si tratta di un’Opera Prima letteraria che della musica conserva l’esperienza, l’ispirazione e la riflessione in racconti di vita (e filosofia) nei quali ritrovarsi, perdersi e sorridere con una forte dose di humour. E’ Filosolfeggiando, una raccolta di confessioni scottanti e visioni ironiche dell’esistenza dove i pensieri e i reciproci contatti tra le varie arti hanno portato l’autore alla formulazione di idee narrative, racconti, aforismi e anche brevi saggi, spesso documentati con immagini e citazioni. Di impossibile classificazione in un genere predefinito, il libro traspone – per tempi, temi, colori e argomentazioni – fraseggi e strutture musicali in forme letterarie abbracciando l’Arte, l’Etica, il Costume, ma anche l’Amore e il Sesso in discorsi sintetici ad un ritmo frenetico dove la battuta comica lascia il posto ad un corto circuito in cui la scrittura, semplice ed esilarante, trascina la mente verso vertiginosi meandri. Eros, Musica e Scrittura vanno a braccetto nella gimkana di parole in  celere staffetta tra l’avventura americana del Principal Conductor della Palm Beach Opera alle sue esperienze artistiche d’infanzia; dagli intimismi precorsi alla ricerca della compagnia femminile ad hoc (castigante o delirante che sia) alla reinterpretazione di conclamate opere d’arte.

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Il tutto all’interno di una scrittura variata dove i suoni rincorrono le parole, le note i concetti, le immagini gli aforismi, i calembour le esperienze vissute ed in cui il non-modello rende la lettura piacevole, scorrevole ed intrigante proprio perché mette a nudo la trasversalità dell’anima, trascinandola dall’accreditato piedistallo di una direzione sinfonica al pianterreno abitato da lettori onnivori e affamati di novità. Questa orchestra di parole, arguzie ed emozioni, sintetica ma incisiva, sicuramente non li deluderà.

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Biografia di Bruno Aprea

Iniziò lo studio del pianoforte con il padre Tito Aprea, al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, e debuttò come pianista. Dopo aver suonato, sia in recital per pianoforte solo che come solista in concerti per pianoforte e orchestra, in Italia e in diversi paesi europei, nel 1968 suonò, assieme al padre, nel concerto per due pianoforti di Mozart con l’Orchestra della Rai di Roma diretta da Sergiu Celibidache. La registrazione venne poi pubblicata su disco dalla Fonit Cetra. Intorno alla fine degli anni 1960 studiò direzione d’orchestra con Franco Ferrara pur continuando nella sua attività di pianista. Nel 1970 debuttò come direttore al Festival dei Due Mondi di Spoleto iniziando la sua nuova attività che lo porterà a lasciare quella di pianista. Dopo aver svolto un’intensa attività concertistica come pianista presso le sale più importanti del mondo, si è dedicato alla direzione d’orchestra grazie agli insegnamenti di Franco Ferrara presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma e successivamente all’Accademia Chigiana di Siena. Vincitore del Koussevitsky Prize al Festival di Tanglewood nel 1977, è stato il secondo direttore d’orchestra italiano a vincere il prestigioso premio dopo Claudio Abbado nel 1958. Direttore Artistico e Direttore Principale della Palm Beach Opera dal 2005, con questa compagine ha diretto, fra l’altro, la Messa da Requiem di Verdi, Nabucco, Orfeo ed Euridice, Tosca, Rigoletto, Otello,Don Giovanni, Norma, Le nozze di Figaro, Turandot, L’elisir d’amore, La traviata, Madama Butterfly eLucia di Lammermoor. Il suo repertorio include le principali opere di Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi, Puccini, Mascagni nonché di Mozart e Gluck, fra gli altri. Durante la sua lunga carriera è salito sul podio di importanti istituzioni musicali negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Irlanda, nonché a Tokyo, Berlino e Cape Town. In Italia ha diretto presso il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro La Fenice di Venezia e il Teatro San Carlo di Napoli. Nel corso delle ultime stagioni ha diretto La traviata a Pisa, La bohème ad Hong Kong, Tosca al Teatro della Maestranza di Siviglia.

Ha svolto un’intensa attività sinfonica in Europa, Sud America e Israele salendo sul podio di alcune fra le più importanti orchestre del mondo. In Italia ha collaborato con le principali orchestre sinfoniche e dal 2005 al 2008 è stato Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari. La sua discografia comprende opere rare fra cui Il bravo di Mercadante, Il domino nero di Lauro Rossi,Zanetto e Le maschere di Mascagni, La pietra del paragone di Rossini, Le Villi di Puccini.

Giovanni Cardone