CONCERTO DEL CORO GIOVANILE DEL TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI PER I FESTEGGIAMENTI DELLE BEATA VERGINE DEL CARMELO

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CONCERTO DEL CORO GIOVANILE DEL TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI PER I FESTEGGIAMENTI DELLE BEATA VERGINE DEL CARMELO

Mercoledì 15 luglio in occasione della Solennità della Beata Vergine del Carmelo Patrona dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi Concerto del Coro Giovanile del Teatro San Carlo di Napoli diretto dal M° Carlo Morelli. Presso il Chiostro della Chiesa di Santa Teresa a Chiaia l’evento è stato promosso dal fotografo Umberto T. Vocaturo. Come ci dice Umberto T. Vocaturo : “ Un mio ringraziamento va alla Sovraintendente del Teatro San Carlo la Dott.ssa Rosanna Purchia e al M° Carlo Morelli per la loro disponibilità e sensibilità verso il territorio” . Il Coro Giovanile Del Teatro di San Carlo è nato due anni fa grazie all’impegno e alle idee del maestro Carlo Morelli e all’appoggio della Fondazione Teatro San Carlo, con la presidenza di Luigi De Magistris.

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Lo scopo del progetto è quello di restituire alla musica il suo valore culturale e sociale, rendendo il lavoro del coro accessibile a tutte le categorie sociali tramite concerti e spettacoli, facendo sì che anche coloro che non hanno mai avuto un approccio a determinati eventi, ma in generale alla musica, possano avvicinarsi a questo mondo. Quale miglior luogo degli ex-stabilimenti industriali della Cirio, nella periferia est di Napoli, poteva essere scelto per attuare questa “mission”.E’ proprio lì, a San Giovanni a Teduccio, che 59 giovani ragazzi, guidati dal maestro Carlo Morelli, diversi per età, esperienze musicali, vissuti e provenienza, sono accomunati dalla passione per la musica e dal desiderio di diffonderla, dalla voglia, tra l’altro, di far scattare una molla nella mente delle persone, che sfiorisce per gli scempi dei nostri giorni, rappresentando in tal senso lo slancio, che infiamma i cuori di molti, verso il riscatto sociale. I membri del coro, si incontrano settimanalmente e insieme studiano per la formazione di un repertorio che spazia tra sacro e profano, musica classica e popolare, gospel e pop. L’intento sociale è la forza che muove il progetto, per altro gratuito e no profit: dare l’opportunità di acquisire nozioni di tecnica vocale e di poterle mettere in pratica, approcciarsi a stili e generi diversi, ampliare la propria cultura musicale. Ad appena tre anni dalla nascita, il coro è divenuto una realta’ gia’ consolidata nel panorama culturale partenopeo, merito delle numerose esibizioni e concerti che si sono tenuti nel corso di questi tre anni lungo il territorio campano e non solo: il Coro Giovanile si è esibito più volte per i giovani detenuti dell’Istituto Penitenziario Minorile a Nisida, ma anche per i detenuti del carcere di Poggioreale, del carcere di Santa Maria Capua Vetere, del carcere di Carinola, del Carcere di Sant’Angelo dei Lombardi e del carcere di Secondigliano; in occasione di manifestazioni e serate di beneficenza fra le quali “Un sorriso per il Guatemala” presso il Cinema Teatro Roma a Portici; “S’adda fà” presso il dipartimento di Giurisprudenza di Napoli; “Nel segno di Massimo”, manifestazione volta a celebrare la scomparsa di Massimo Troisi, presso Villa Bruno a San Giorgio a Cremano; due volte in occasione de “La Festa della Musica” presso lo Scalone del Palazzo Reale a Napoli l’anno scorso, quest’anno nel Foyer del Teatro di San Carlo; in occasione del “Bicentenario della Nascita di Don Bosco al Sud” presso il Teatro di San Carlo; durante un evento organizzato per gli studenti nella sede del Centro Congressi dell’Università Federico II; un concerto al PAN (Palazzo delle Arti Napoli) in occasione dell’evento “Wine & The City”; due eventi organizzati per i bambini del reparto di oncologia pediatrica del Policlinico I di Napoli in collaborazione con l’associazione “Diamo Una Mano: Volontariato a 360°”; per i bambini dell’ospedale Pausillipon; quest’anno e l’anno scorso per l’associazione “Libera” nella XIX Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie presso L’Auditorium RAI di Fuorigrotta; sempre in memoria delle vittime di Mafia in occasione della manifestazione “Palermo Chiama Italia”, in onda su Rai 1, in diretta da Piazza Municipio; presso l’Auditorium di Scampia in occasione del primo gennaio 2014 e del primo gennaio 2015; in presenza dell’ex-presidente della repubblica Giorgio Napolitano; in occasione del “Pozzuoli Jazz Festival” presso la Cattedrale di San Paolo di Monterusciello; “Musica per rinascere” presso Auditorium “Caivano Arte”; due volte in occasione del “Marano Ragazzi Spot Festival”. Nel curriculum del coro non mancano esibizioni e spettacoli tenutisi nelle più svariate location quali San Giovanni a Teduccio, Barra, Secondigliano, Portici, Torre del Greco, il Duomo di Napoli, il Museo Diocesano a Napoli, Vico Equense, Airola, Sorrento, Carinola, Gragnano, Aiello del Sabato, Campagna (SA), Ischia. Umberto T. Vocaturo artista -fotografo e operatore culturale nasce a Nocera Terinese (CZ) nel 1945 e vive la sua infanzia tra la Calabria e Napoli, dove vivono i suoi genitori. La scoperta della fotografia avviene nel momento magico in cui suo padre gli regala la sua prima macchina fotografica, una “mitica” Ferrania, compagna delle prime scorribande per immagini. Inizia a fotografare negli anni sessanta raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua terra d’origine, in particolare le feste religiose e quelle popolari. Mostra da subito una naturale inclinazione a fissare sulla pellicola istanti privilegiati, riportando un’emozione, uno sguardo, un sorriso o un momento di tristezza. Le sue fotografie sono sempre molto partecipate, capaci di trasmettere inalterato il sentimento di umana empatia che animava il fotografo nel momento dello scatto: non c’è solo interesse antropologico ma totale immersione nell’evento e nelle passioni dei protagonisti.  Con l’esperienza e la maturazione si affina lo sguardo e la crescente curiosità amplia lo spettro dei suoi interessi fotografici: al racconto appassionato e nostalgico delle tradizioni di casa s’è aggiunta la descrizione viva e partecipata di Napoli e della sua gente, con i suoi umori, i suoi problemi, la sua allegria e la sua teatralità, tragicomica, a volte, sorprendente sempre.  Trasferisce la sua capacità di analisi nella realizzazione di ritratti sempre molto penetranti, testimonianza dell’elevato grado di “complicità” con il soggetto. Le sue immagini mantengono la capacità di raccontare con fresca immediatezza, sempre contraddistinte dall’abituale, evidente segno del coinvolgimento umano e personale nella storia di questo luogo straordinario: un invito a ripercorrere le stesse esperienze, con rinnovata emozione. Di indole schiva, si concede, piuttosto raramente, ad occasioni pubbliche con mostre sorvegliate ed attente, per il piacere di amici ed estimatori. Ha partecipato a diverse manifestazioni e mostre, tra le quali le collettive presso la galleria “La Nove” Napoli 1994 e 1995, e collettive con l’associazione culturale NATURARTE. Possiamo che nei Ritratti di Umberto T. Vocaturo lo spazio è al limite della metafisica. I corpi cercano di stabilire una relazione con la realtà ma restano intrappolati in una dimensione che si sovrappone ad essa. La solitudine, il dramma quotidiano brillano nei penetranti sguardi delle figure scolpite e scavate al limite della loro carnalità. C’è un ricercato attrito tra un attenta contemporaneità immersa in contenuti e figure tradizionalmente significanti. Tutto questo da frutto ad un armonioso risultato che si risolve in un arte concettualmente interessante, figurativamente impeccabile e tecnicamente avanguardistica. Nei promossimi mesi il Chiostro della Chiesa Santa Teresa a Chiaia sarà ancora l’epicentro di eventi artistici e culturali.

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