AL PAN IMBAVAGLIATI PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI GIORNALISMO CIVILE

il sito della cultura Nerd

AL PAN IMBAVAGLIATI PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI GIORNALISMO CIVILE

Dal 23 al 29 agosto presso il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli si terrà il Festival Internazionale di Giornalismo Civile  ideato e diretto da Désirée Klain e prodotto dall’Associazione “Periferie del Mondo-Periferia Immaginaria”, perl’Assessorato alla Cultura e il Turismo del Comune di Napoli. Nell’ambito della rassegna “Estate a Napoli” che darà voce a giornalisti provenienti da difficili realtà sociopolitiche attraverso incontri, discussioni, interviste e un giornale, online in italiano e inglese coordinate dal caporedattore dell’evento, lo scrittore colombiano Efraim Medina Reyes e il giornalista italiano Pietro Rossi – che dopo la conclusione dei lavori continuerà a crescere e ad allargare la cerchia di collaborazioni e l’orizzonte dei campi di indagine. Il festival con l’alto patrocinio di Amnesty International Italia, del Comitato Regionale Campania per l’Unicef Onlus e dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, è collegata la prima edizione del “Premio Pimentel Fonseca”, che si è tenuto il 20 agosto all’Istituto di Studi Filosofici. Quest’anno è stata premiata la giornalista russa Oksana Chelysheva, collaboratrice della «Novaya Gazeta» per la quale ha lavorato anche con Anna Politkovskaja. Nel 2006 ha ricevuto ilpremio di Amnesty International dedicato a giornalisti che si occupano di dirittiumani in situazioni di rischio («Amnesty’s Special Award for Human Rights Journalism Under Threat»). Arrivano dal Marocco, dal Messico, dalla Colombia, dal Camerun e dalla Russia. Nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali ma nonostante questo hanno messo in pericolo la loro vitaper poter parlare, raccontare, denunciare. Sono Alì Lmrabet, Jeremías Marquines, Gonzalo Guillén, Jean Claude Mbede Fouda, Oksana Chelysheva, Efraim Medina Reyes, Guido Piccoli e Roberto Saviano (con un video intervento) i protagonisti di “Imbavagliati”. Tema della prima edizione sarà quello delle mafie globalizzate, da confrontare e mettere in relazione con quello locale del sistema camorra. Simbolo del festival la mehari di Giancarlo Siani, custodita proprio al Pan. “Colui che ordinò di uccidere Siani – dice Efraim Medina Reyes – voleva cancellare il suo volto e la sua voce per sempre. L’unica risposta che possiamo dare a questo crimine atroce è mantenere vivo il suo ricordo. Dimenticandolo diventiamo il suo assassino. Sono grato a Paolo Siani,per aver condiviso la nostra iniziativa”. “Questo è un modo diverso – spiega Désirée Klain – di fare un festival di giornalismo, un format sperimentale, con una prima edizione pilota che potrà crescere, per mettere in contatto la città con mondi lontani, che hanno con noi in comune più di quanto immaginiamo. L’estate non vuol dire solo disimpegno, ma anche un momento di pensiero libero e di apertura mentale”. L’evento può contare su ospiti di alto profilo artistico e professionale quali lo scrittore Guido Piccoli, il regista Gianmarco Serra, il giornalista Luca Mastrantonio, Paolo Siani e il professore Sergio Marotta. Inoltre l’artista italo etiope Saba Anglana, accompagnata dai musicisti Cheikh Fall e Fabio Barovero, chiuderà il festival con un concerto. Ad aprire i lavori, l’intervento di Alì Lmrabet – il 24 agosto alle 19 al Museo Pan assieme al giudice Nicola Quatrano e al fotografo Patrizio Esposito. Segnalato da Reporters sans frontières come uno dei “100 eroi dell’ informazione”, il giornalista marocchino ha scontato diversi anni di carcere nel suo paese per la pubblicazione di alcuni suoi articoli, contestati dal “regime”. Il 24 giugno 2015 Alì ha iniziato uno sciopero della fame, conclusasi da pochi giorni, davanti alla sede del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra, con lo scopo di rivendicare il suo diritto a pubblicare nel suo paese un settimanale satirico in arabo. Le autorità di Tetuan, sua città natale, si rifiutavano infatti di concedergli il permesso di soggiorno ed i suoi settimanali satirici, Demain Magazine e Douman, sono stati vietati nel 2003. Con la sua battaglia Alì Lmrabet è riuscito a rivendicare i propri diritti, grazie anche a centinaia di intellettuali, molti dei quali di fama internazionale, che hanno firmato una lettera al re del Marocco, Mohamed VI per esprimere il proprio sostegno al giornalista marocchino. Imbavagliati sarà la voce di queste terre e di questi giornalisti.

 

PROGRAMMA

Inaugurazione il 23 agosto 2015 ore 18 con la mostra “Imbavagliati” di Stefano Renna.

Intervengono: Alì Lmrabet, Jeremías Marquines, Gonzalo Guillén, Jean Claude

Mbede Fouda, Efraim Medina Reyes, Paolo Siani, Nino Daniele, Assessore al

Turismo e alla Cultura del Comune di Napoli e il direttore artistico Désirée Klain

Tutti i giorni tra le 10.30 e le 11.30 attività giornalistica.

 

INCONTRI

24 agosto 2015. Ore 19 Alì Lmrabet dal Marocco

Intervengono il giudice Nicola Quatrano, il fotografo Patrizio Esposito e Fatima

Mahfud, rappresentante in Italia del Fronte Polisario

25 agosto 2015. Ore 19 Gonzalo Guillén dalla Colombia

Interviene: Guido Piccoli

26 agosto. Ore 19 video-intervento di Roberto Saviano

Intervengono: Sergio Marotta e Efraim Medina Reyes

27 agosto 2015. Ore 19 Jeremias Marquines dal Messico

Interviene: Gianmarco Serra

28 agosto 2015. Ore 19 Jean Claude Mbede Fouda dal Camerun

Interviene: Saba Anglana

28 agosto. Ore 20.30 sulle terrazze del Pan il concerto “Suoni del mondo”

dell’artista italo-etiope Saba Anglana, accompagnata dai musicisti Cheikh Fall e

Fabio Barovero

29 agosto. Dalle 10 alle 13. Spazio aperto ai giovani reporter con Efraim

Medina Reyes e Désirée Klain

TERRAZZA, SWING E SABOR 23/28 agosto 2015 tra le 20.00 e le 21.30

 

 

imbavagliatiimbavagliati-550x242